
In Trentino-A.A. si susseguono da un po’ giornate grigie con pioggia, umidità e vento. L’unico modo per sopravvivere, ma proprio l’unico, è cercare di colorarle con del verde. il caldo colore della speranza, della famiglia, dei germogli che si fanno strada in primavera. Verde = spinaci. E spinaci si sa, in Trentino, = strangolapreti.
Provateli, in questa versione aggiornata da questa.
On air: The Salsoul Orchestra - Nice And Nasty
INGREDIENTI (per 4 persone)
Per gli strangolapreti:
- 500g spinaci, lessati
- 150g ricotta
- 1 uovo grande
- 50g pangrattato
- 60g farina 0
- sale
Per il condimento:
- 50g burro
- 1 mazzetto di salvia
- formaggio grana grattugiato
Strizzare gli spinaci BENISSIMO (il peso è da intendersi quando sono ben strizzati), quindi tritarli grossolanamente al coltello. Inserirli in una ciotola. Aggiungere ricotta, uovo e sale e mescolare bene con un cucchiaio. In ultimo aggiungere pangrattato e farina 0 (è possibile utilizzare anche una farina 00, o multicereali, o integrale, o farro). Mescolare bene, ottenendo un composto appiccicoso ma tenace. Con le mani dare forma agli strangolapreti, facendo roteare piccole porzioni di composto fra i palmi: la dimensione deve essere poco meno di una pallina da ping pong.
In una padella antiaderente far sciogliere il burro con alcune foglie di salvia. Spegnere e lasciare da parte.
Porre a bollire una pentola piena di acqua. Al bollore, salarla, abbassare la fiamma di modo che l’acqua continui a sobbollire, e tuffarvi gli strangolapreti, in due volte. Dal momento che vengono a galla, scolarli con l’aiuto di una schiumarola e versarli nel burro fuso.
Una volta scolati tutti gli gnocchi, accendere il fuoco sotto alla padella antiaderente e cuocere per 2′, rigirando con delicatezza gli strangolapreti. Servire subito con abbondante grana grattugiato (io Trentingrana) e foglie di salvia fresche.

A presto, Federica
Una risposta a "Strangolapreti trentini"